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Storia ed etimologia del Gadget

Di seguito vi racconteremo storie diverse riguardanti gadget, strambe versioni apparse, sostenute e poi negate, presenti ad oggi in giro per il Mondo.

Da dove deriva la parola gadget? L’etimologia è parecchio contestata.

Siete pronti? Andiamo!

L’origine della parola pone le sue radici come nome sostitutivo di un oggetto tecnico del 1850, di cui nessuno ricordava il nome originario.
Questo aneddoto (non necessariamente vero e verificato) è stato trovato in un libro di Robert Brown del 1886, intitolato:

Spunyarn and Spindrift: A sailor boy’s log of a voyage out and home in a China tea-clipper. [1]

Tradotto:

Spunyarn and Spindrift: Il diario di bordo di un ragazzo marinaio lontano da casa sulla China-tea clipper*

Citando il libro:
“Ci sono tantissimi nomi per gli oggetti presenti a bordo di una nave e io non conosco nemmeno la metà di essi.
Persino i marinai li dimenticano a volte, e se il nome esatto di ciò che vogliono scivoli dalla loro mente, lo chiamano chicken-fixing (dovrebbe tradursi in “aggiusta-pollo”) o “gadjet” o “gill-guy” (ragazzo con le branchie) o di un “Timmey-noggy” o di un “wim-wom”, sono solo nomignoli insomma”

hornet clipper ship gadget

*China-tea clipper: nome del modello di una nave molto veloce utilizzata per trasportare del the

Statua della Libertà.

statua libertà gaget gadget

Storia ampiamente diffusa, è quella che narra della creazione della parola “gadget” durante la costruzione della statua della Libertà.

Molti non sanno che la suddetta statua, costruita nel 1886, fu un regalo del popolo francese agli Stati Uniti d’America.

Protagonista di questo aneddoto, è il francese Gaget, proprietario della “Gaget, Gauthier & Cie” che con la sua sua società fu coinvolto nella costruzione del monumento, in particolare, del suo rivestimento in bronzo.

Si sostiene che Gaget avesse venduto delle versioni in miniatura di bronzo della statua, a New York, e sul fondo delle miniature, avesse impresso il suo nome…

Tutti volevano uno di questi “Gagets” e quindi, una nuova parola fu coniata.

Ma…

Nonostante siano state vendute miniature della statua della libertà, su nessuno di loro fu impresso il nome di Gaget.

Restando in tema Francese…

Altre fonti citano una derivazione dal gâchette Francese un parte applicata in un meccanismo di sparo, o gagée francese, un piccolo strumento o accessorio.

C'è dell' altro

Nell’Ottobre del 1918, un multi-articolo nominato Notes and Queries presentava numerosi interrogativi posti sull’utilizzo della parola gadget:

“Una discussione nata in occasione della riunione Plymouth dell’Associazione Devonshire nel 1916, suggeriva che questa parola dovesse essere registrata nella lista dei provincialismi verbali locali.
Diversi membri dissenzienti dalla sua inclusione nel settore verbale dei provincialismi fecero notare che la parola fosse di uso comune in tutto il paese.
Un ufficiale della marina presente alla discussione, sosteneva che da anni “gadget” fosse una espressione popolare al servizio di uno strumento o un implementazione, di cui il nome esatto è sconosciuto o dimenticato, inoltre, egli sosteneva che suoi amici motociclisti utilizzassero la parola per indicare piccoli stemmi da applicare come copertura dei bulloni delle ruote o per oggetti come tachimetri, specchi, leve, distintivi o mascotte, presenti sul manubrio delle moto.
Il nome è stato applicato anche per lo “jigger” utilizzato nel biliardo, o dai manovali di linea per verificare l’accuratezza del loro lavoro.
Nel gergo militare, inoltre, “gadget” veniva chiamata qualsiasi cosa vecchia”

Fonte: Notes and Queries, (12 S. iv. 187). H. Tapley-Soper of The City Library, Exeter [2]

gadget vecchia pubblicità

L’uso del termine in gergo militare esteso oltre la marina è presente nel libro “Al di sopra della Battaglia” di Vivian Drake [3] p.191, pubblicato nel 1918 da D. Appleton & Co, di New York e Londra.
Parla delle memorie di un pilota della British Royal Flying Corps, e nel libro c’è il seguente passaggio:

“La nostra noia è stata occasionalmente sostituita da nuovi “gadgets” Gadgets – è lo slang di Flying Corps usato per ogni nuova invenzione – Alcuni sono buoni, altri un pò comici e altri, davvero straordinari!” 

The Great Gizmo

Nella seconda metà del XX secolo

Il termine aveva assunto i connotati di compattezza e mobilità.

Nel 1965, nel saggio “The Great Gizmo” (termine, che nel saggio fu usato in maniera interscambiabile con “gadget”) l’architetto Reyner Banham definisce l’oggetto così:

“Per una classe caratteristica di prodotti made in US – forse la più caratteristica – è presente una piccola unità autonoma di oggettistica dall’elevata prestazione in base alle loro dimensione e costo, la cui funzione è di trasformare un insieme indifferenziato di circostanze in una condizione di benessere più vicina all’essere umano. Il minimo di competenze è richiesto nella sua installazione e utilizzo, ed è indipendente da qualsiasi infrastruttura fisica o sociale, e al di là di questo, può essere ordinata da un catalogo e consegnata al suo potenziale utente. Una classe di servizio al bisogno umano, questi dispositivi di clip-on, questi gadget portatili, hanno colorato pensiero e azione americana molto più profondamente – ho il sospetto – di quanto comunemente inteso.”

Gadget esplosivo?

La prima bomba atomica fu soprannominato “il gadget” dagli scienziati del Progetto Manhattan, testato presso il sito Trinity.

MOMENTO NERD

Gadget applicativo?

Nel settore “software”, gadget si riferisce a programmi per computer che forniscono servizi, senza il bisogno di un’applicazione, e possono essere lanciati sia in maniera indipendente che eseguiti in un ambiente che gestisce più gadget contemporaneamente. Ci sono diverse implementazioni basate su tecniche esistenti di sviluppo software, come Javascript e particolari formati di immagine.

Per ulteriori informazioni: Google Desktop, Google Gadget, Gadget Microsoft e il software di Apple Dashboard Widget
Il primo utilizzo del termine gadget in un contesto di ingegneria del software è datato all’anno 1985, ed appartiene agli sviluppatori di AmigaOS, il sistema operativo dei computer Amiga (intuition.library e anche in seguito gadtools.library).

Questa convenzione di denominazione rimane in continuo uso (a partire dal 2008) da allora, nella gestione della interfaccia grafica

In applicativi CMS, il gadget è un widget senza finestre, utile al miglioramento delle performance, riducendo il carico di memoria sul server dedicato ad un sito web. Per utilizzare un gadget basta utilizzare l’id della finestra del suo widget genitore.

Conclusioni:

La produzione di gadget personalizzati è uno dei punti di forza di Stil Promo. Produciamo gadget altamente personalizzabili, per legare il tuo brand ad un regalo originale che sarà sempre presente nella vita di tutti i giorni di chi lo riceverà.

Ad oggi, l’etimologia della parola “gadget” rimane argomento di interminabili e costruttive discussioni.

Tu cosa ne pensi?

Francesco Febbraio